Creativa con una particolare propensione per le cose belle purché... inutili.
Ha studiato Animazione (quella dei “cartoni
animati”, non quella dei villaggi turistici) per poi approdare nel campo degli
effetti speciali e post-produzione cinematografica. Attualmente crea racconti
illustrati interattivi per iPad per
AddictiveColors. Nel tempo libero inventa nuovi progetti per il
suo blog La vita puzza.
Torinese da una vita, a Dicembre si è spostata
a Londra. E adesso vediamo come andrà...
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Jemmy Button
Il
ragazzo che Darwin riportò a casa
Jennifer Uman & Valerio Vidali
La storia di Jemmy Button è ispirata ad una
vicenda realmente accaduta e viene citata anche da Bruce Chatwin nel suo libro
“In Patagonia”.
Nel 1830 un ragazzo nativo delle isole della Terra
del Fuoco (Argentina) fu portato in Inghilterra sulla nave del capitano Robert
FitzRoy, e gli fu dato il nome di Jeremy Button inquanto fu preso alla madre in
cambio di un bottone di perla. Il ragazzo divenne una celebrità di quel periodo,
fu presentato anche alla regina Adelaide, imparò gli usi e i costumi degli
inglesi e persino un po’ della loro lingua. Circa un anno più tardi venne
riportato in Patagonia per diffondere fra le sue genti “la civiltà”, al viaggio
di ritorno partecipò anche Darwin. Ben presto il ragazzo si liberò dei vestiti
inglesi e ritornò a vivere nel modo in cui era nato, tra la sua gente.
La narrazione di questo libro è molto semplice e
lineare, non si sofferma sulla prevaricazione di una civiltà su un’altra, ma
mette a paragone due realtà molto differenti focalizzandosi sul viaggio, i
cambiamenti e gli stati d’animo del ragazzo.
Jemmy Button viene rappresentato come un bambino
nudo dalla carnagione scura, mentre tutti i personaggi inglesi sono silhouette
indistinte colorate di nero/blu, delle quali si intuiscono solo gli abiti
rappresentativi di quel periodo (cappelli a cilindro, gonne ampie con pizzo,
cappelli con le piume ecc..). Solo il re e la regina vengono colorati d’oro, e
alcuni personaggi indistinti fra la folla hanno colori diversi. Gli animali da
compagni sono in rosso.
Le ambientazioni giocano su spazi appiattiti e
naif, nel quale risalta la composizione grafica e i colori intensi.
Alcune tavole fanno anche uso di applicazioni in
tecnica mista e collage, come le case fatte da fogli di carta a righe. In altre
è il colore che la fa da padrone, talvolta arricchito da tanti piccoli
particolari che riempiono l’immagine, come i pesci nel mare durante il viaggio.
Quello che mi ha colpito particolarmente di questo
libro, al primo sguardo, sono state
queste scelte grafiche molto bilanciate e sintetiche, giocate quasi
sempre su spazi negativi e positivi, e allo stesso tempo molto evocative.
Leggendo poi la storia si percepisce chiaramente
questo senso di distacco, di non appartenenza, del protagonista nei confronti
di questo nuovo mondo. Jemmy Button è “quasi uguale a loro…quasi, ma non del
tutto” nonostante si vesta come i suoi nuovi amici, c’è sempre qualcosa di
fondo che gli manca. Solo tornando a casa riuscirà ad essere in tutto e per
tutto parte di un gruppo.
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Per il tema "Animali in giro: l'elefante"
Pablo the Artist
Satoshi Kitamura
Pablo è un elefante artista e, come ogni artista, ogni tanto ha un blocco creativo. Lui e i suoi amici del Club di Arte si stanno preparando ad una grande esposizione, ma Pablo... non cosa dipingere! Nella sua carriera ha dipinto ritratti, nature morte, composizioni astratte, ma, come gli suggeriscono i sui amici, non ha mai dipinto un paesaggio.
Allora Pablo decide di incamminarsi per la campagna e provare a fare un bel dipinto “en plain air”. Dopo qualche ora di lavoro, non molto soddisfatto, decide di mangiare qualcosa e schiacciare un pisolino sull'erba.
Mentre dorme, vicino al quadro di Pablo, compare una pecora che, osservando l'opera trova l'erba dipinta da Pablo poco invitante e decide di colorarla di un verde più brillante.
Poi arriva un uccellino che giudica il cielo di Pablo poco limpido e lo colora di un blu bello intenso. Arriva uno scoiattolo e osseva che sull'albero dipinto da Pablo non ci sono nocciole... e subito provvede a riempire ogni ramo con tante belle nocciole appetitose...
Uno dopo l'altro, una serie di animali aggiune qualche dettaglio nell'opera e infine il lupo ritrae tutti gli animali nel quadro.
Pablo si sveglia e... capisce che era stato tutto un sogno! Ma adesso... sa cosa dipingere!
All'esibizione tutti sono entusiasti dell'opera di Pablo, che riceve un sacco di complimenti: Pablo ha dipinto il paesaggio sognato più tutti gli amici apparsi in sogno!
Satoshi Kitamura è un autore illustratore giapponese che fino dagli anni '70 si è occupato di illustrazione e grafica pubblicitaria lavorando a Londra, per poi tornare in giappone nel 2008.
Le illustrazioni di questo libro sono molto semplici e con colori piatti e brillanti che rendono l'immagine pulita con una grafica quasi da web. Ho trovato la storia molto spiritosa e i personaggi rappresentati in maniera molto buffa me l'hanno forse fatta apprezzare più che la grafica in sé.
Ho trovato molto carino introdurre i personaggi in questo club artistico un po' “snob” in cui ogni animale ha un proprio stile, legato in qualche modo al proprio carattere (il Leone vanesio si concentra sugli autoritratti, mentre la Zebra su grafiche astratte che ricordano il manto a strisce). Infine l'esibizione artistica è il clou della mondanità: tutti sorseggiano aperitivi, ammirando i lavori esposti, mentre si aggira tra le opere anche qualche “critico d'arte” con le sembianze di un lupo.
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Per il tema "Animali in giro: l'orso"
A house in the woods
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Per il tema "Animali in giro: l'orso"
Otto the book bear
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Per il tema "Animali in giro: il coniglio"
Box of Tricks
Katie Cleminson - Ed: RED FOX (UK)
Box of Tricks è un libro illustrato da Katie Cleminson, una giovane illustratrice britannica.
Ho scelto questo libro per il tema “Animali-Conigli” anche se i conigli non sono i protagonisti principali della storia, ma sono comunque ovunque e numerosi.
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Per il tema "Animali in giro: il coniglio"
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Per il tema "Animali in giro: l'orso"
A house in the woods
Inga
Moore
Un
giorno due porcellini decidono di costruirsi ognuno la propria capanna nel
bosco: il primo porcellino la costruisce con delle foglie tra i cespugli,
mentre il secondo la costruisce con rami e ramoscelli.
Al
ritorno da una bella passeggiata però i porcellini trovano le loro capane
occupate l'una da un orso e l'altra da un alce. I due grossi animali si scusano
per aver occupato le capanne dei porcellini non sapendo che fossero loro, ma
cercando di togliere il disturbo distruggono le piccole costruzioni.
Che
fare? Tutti e quattro senza un riparo. “Perché non costruiamo una casa in cui
vivere tutti insieme!” propone l'alce.
Tutti
accettano con entusiasmo, ma per costruire una casa c'è bisogno di molto lavoro
e di chi lo sappia fare, per cui vengono chiamati degli abili lavoratori: i
castori.
Il
lavoro è lungo e ognuno collabora come può, ma alla fine la casa è pronta.
I
castori vengono pagati per il proprio lavoro con fette di pane e burro di
noccioline e i quattro amici possono finalmente riposarsi davanti al camino e
infine andare a dormire in un comodo letto nella loro nuova casa nel bosco.
In
questa storia l'orso non è il protagonista principale, ma ognuno dei personaggi
riesce ad evidenziare il proprio carattere attraverso il confronto e le
differenze con gli altri. Ogni personaggio ha un modo di muoversi personale che
ne denota l'età e il carattere:
l'orso è grosso e molto forte, l'alce è anch'essa
grande, ma ha le zampe lunghe e cammina adagio aggraziata, mentre i due piccoli
porcellini saltellano e corrono ovunque come due monelli.
L'umanizzazione
dei personaggi si riscontra anche nella gestione della vita quotidiana per
certi aspetti molto realistica: ingaggiano dei professionisti per fare un
lavoro che da soli non potrebbero svolgere, ci impiegano del tempo (nel libro
viene specificato che la casa non viene costruita in un solo giorno come per
magia!) e ma si preoccupano di pagare un compenso per il lavoro svolto.
Lo
scenario è un bosco autunnale con delicati contrasti fra le foglie e i raggi di
sole caldi e la nebbiolina dai toni freddi che avvolge ogni cosa. L'atmosfera è
molto luminosa, ma fa presagire che presto arriverà l'inverno e gli animali
devono trovare un riparo.
Trovo
che ogni tavola sia curatissima e abbia una profondità di campo meravigliosa
data anche dal tratto quasi puntinista dell'autrice che con piccole pennellate
riesce ad illuminare e dare la giusta atmosfera ad ogni cosa.
La
storia è carina ed esprime dei messaggi importanti e la realizzazione grafica
ne accresce ancora di più il valore: un libro piacevole sotto ogni aspetto.
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Per il tema "Animali in giro: l'orso"
Otto the book bear
Katie Cleminson
Per
parlare di storie di orsi, cosa c'è di meglio di un orso che vive dentro ad un
libro?
Otto
è un orso illustrato su un libro, che ogni tanto, quando nessuno lo può vedere,
esce dal libro e fa un sacco di cose interessanti.
Un
giorno però tutti i libri vengono impacchettati e portati via per un trasloco,
ma il libro del povero Otto viene dimenticato sotto uno scaffale.
Otto,
tutto solo, decide di andarsene e trovare una nuova casa, ma non è facile
trovare un altro posto in cui stare bene e al sicuro quando si è molto piccoli
come lui.
Dopo
un lungo vagare però trova un palazzo molto bello nel cui interno ci sono
tantissimi libri : la biblioteca.
Quale
sorpresa poi vedere che, tra i libri, c'è un altro orso proprio come lui:
l'orso di un altro libro che ama fare le stesse cose di Otto e gli presenta un
sacco di nuovi amici “illustrati” con cui condividere le pagine dei libri e una
nuova casa.
L'orso
viene spesso immaginato come un animale grande e forte che non ha bisogno di
nessuno, Otto invece è piccolo e indifeso: per lui gli scaffali di una libreria
sono come montagne da scalare, e per la strada rischia di essere calpestato da
pedoni disattenti.
L'orso
di questo libro fa molta tenerezza: sta cercando un posto nel mondo in cui
collocarsi e avere degli amici con cui condividere le sue passioni.
Le
illustrazioni sono semplici, spesso lo sfondo è uno spazio bianco e
l'attenzione si focalizza solo sul personaggio e sugli oggetti a lui familiari.
Per contrasto il mondo “esterno” è in
alcuni casi fitto di persone e colori, ma anche confuso e distante dal piccolo
orso.
I
gesti del personaggio sono estremamente espessivi e dai suoi hobby possiamo
apprendere parte del suo carattere tranquillo e meditativo, ma anche pratico.
Con
pochi elementi vengono raccontate tante cose: non si può che provare empatia e
tenerezza per un orso così!
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Per il tema "Animali in giro: il coniglio"
Box of Tricks
Katie Cleminson - Ed: RED FOX (UK)
Box of Tricks è un libro illustrato da Katie Cleminson, una giovane illustratrice britannica.
Ho scelto questo libro per il tema “Animali-Conigli” anche se i conigli non sono i protagonisti principali della storia, ma sono comunque ovunque e numerosi.
Per
il suo compleanno Eva riceve in dono una “scatola magica”, appena ci entra
dentro diventa un prestigiatore e fa apparire un mondo coloratissimo attorno a
sé, pieno di animali: conigli escono dai cilindri insieme a torte e
musicisti... Tutti ballano con Eva, compreso un gigantesco orso bianco.
Alla
fine della festa, a Eva basta schioccare le dita per far scomparire ogni cosa
eccetto...il suo amico orso!
Questo
libro è illustrato con tratti semplici, vibranti , e pochissimi colori.
Il
mondo di Eva è quasi del tutto bianco e
nero, ma appena entra nella scatola le pagine si riempiono di colori esplosivi:
sono vere è proprie macchie di rosso-arancione e blu-verde lasciate cadere
“casualmente” sul background bianco.
Le
pose e i gesti dei personaggi sono molto espressive e coinvolgenti. Notevoli i
conigli in quarta di copertina che ballano sul pentagramma.
Box
of Trick è un libro semplice, ma efficace nel trasmettere emozioni attraverso
il gioco dell'immaginazione che, alla fine, diventa sorprendentemente realtà.
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Per il tema "Animali in giro: il coniglio"
The Race
Caroline
Repchuc – Illustrato da Alison Jay
“The
Race” (La Corsa) illustra la celebre storia de “La lepre e la tartaruga” in
chiave moderna e più globale rispetto alla versione di Esopo.
La
tartaruga infatti invita la lepre in un vero e proprio viaggio intorno al mondo
con meta New York.
La
saggia tartaruga ha organizzato la sua crociera pa puntino, mentre la povera
lepre si arrangia con mezzi di fortuna che puntualmente si guastano lasciandola
nei guai.
Lo
sventurato viaggio della lepre è narrato attraverso “cartoline” con i siboli
più famosi di ogni paese.
Lo
stile delle illustrazioni ricorda infatti le vecchie cartoline e gli adesivi
che venivano applicati sulle valige come souvenir di viaggio. I colori sono
tenui ma molto luminosi e le ambientazionihanno elementi della prima metà del
novecento. Inoltre l'autrice utilizza una tecnica pittorica non la quale crea
delle piccole crepe sulla superficie delle tavole illustrate e il rimando alle
vecchie valigie di pelle sgualcite è immediato.
Questo
libro, pur avendo una chiave di lettura moderna, mi ha lasciato un gusto
piacevolmente “retrò”.
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Au
coin de la rue (Out of Picture - Art from the Outside Looking In)
"Out of Picture" è un libro che raccoglie diverse storie illustrate da
alcuni artisti della Blue Sky (lo studio di animazione de "L'era
glaciale"). E' un libro che ho preso in Francia un po' di anni fa, durante
il festival di Annecy, mi piace parecchio per i diversi stili degli autori, ma
in particolare in questi primi giorni a Londra, mi è venuto spesso in mente uno
dei racconti, "Au coin de la rue" di Robert
Mackenzie, e ho
pensato di presentare proprio questo perché tratta il tema del "turista/immigrato"
con toni un po' più leggeri de "L'approdo" di Shaun Tan (se volete ve
lo racconto un'altra volta).
Se vogliamo anche lo stile del disegno è più leggero, quasi Disneyano, in effetti rimane tutto nell'ambito dell'animazione! Non so neppure se può essere classificato a pieno titolo fra "i libri illustrati", data la struttura quasi a fumetto.
In ogni caso penso che rappresenti bene le sensazioni che sto vivendo in questo periodo, per cui, eccolo qua!
"Au coin de la rue" significa "All'angolo della strada" ed è la storia di un bambino e il suo pinguino che visitano per la prima volta una grande città (che, per alcuni riferimenti, potrebbe essere New York).
La narrazione avviene attraverso una voce "fuoricampo" che presenta la città: le cose belle da vedere, le stravaganze, ma anche i pericoli. Il senso di stupore, ma anche del "sentirsi persi", si legge man mano sui volti dei protagonisti.
Ho scelto le immagini più rappresentative con cui si può seguire il filone della storia, che in ogni caso è molto breve (appena 8 pagine).
Vi riporto la mia traduzione del testo, nel caso non si comprendesse in francese.
Se vogliamo anche lo stile del disegno è più leggero, quasi Disneyano, in effetti rimane tutto nell'ambito dell'animazione! Non so neppure se può essere classificato a pieno titolo fra "i libri illustrati", data la struttura quasi a fumetto.
In ogni caso penso che rappresenti bene le sensazioni che sto vivendo in questo periodo, per cui, eccolo qua!
"Au coin de la rue" significa "All'angolo della strada" ed è la storia di un bambino e il suo pinguino che visitano per la prima volta una grande città (che, per alcuni riferimenti, potrebbe essere New York).
La narrazione avviene attraverso una voce "fuoricampo" che presenta la città: le cose belle da vedere, le stravaganze, ma anche i pericoli. Il senso di stupore, ma anche del "sentirsi persi", si legge man mano sui volti dei protagonisti.
Ho scelto le immagini più rappresentative con cui si può seguire il filone della storia, che in ogni caso è molto breve (appena 8 pagine).
Vi riporto la mia traduzione del testo, nel caso non si comprendesse in francese.
Benvenuti! Siete
finalmente arrivati. Questo luogo può sembrarvi un po' spaventoso, ma non
abbiate paura.
Prendete una buona boccata d'aria ed entrate nel vostro mondo.
- Prima di
tutto bisogna guardare da entrambi i lati -
- Le cose si muovono un po' più velocemente qui, ma se vi prenderete il tempo di andare verso gli altri, farete dei meravigliosi incontri-
- Le cose si muovono un po' più velocemente qui, ma se vi prenderete il tempo di andare verso gli altri, farete dei meravigliosi incontri-
La città è piena di esseri così differenti.
- Ma siate
prudenti! C'è differenza tra avere personalità ed essere un commediante.
Bisogna semplicemente tenere vicino a sé i propri oggetti di valore, e tutto andrà bene.
- Durante i
giorni in cui le nuvole trattengono la luce (i giorni nuvolosi, senza luce del
sole). Non siate depressi!
Guardate attraverso. Guardate avanti.
Il mondo
che avete immaginato vi attende!
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La Coccinella
Semprearrabbiata. (The Grounchy Ladybugs)
Eric Carle, 1977
EmmeEdizioni -Ristampa maggio 1981
Per il mio primo incontro con “Libri
Illustrati” a tema “Il mio libro illustrato preferito” ho portato La
coccinella semprearrabbiata. Non so se è realmente il mio libro preferito, ma
di sicuro è uno dei libri che più mi è rimasto impresso durante l'infanzia,
proprio per le stupende immagini di cui è corredato.
La coccinella semprearrabbiata è un libro per
bambini, con una storia che presenta uno sviluppo ripetitivo durante l'arco di
un giorno.
La giornata della coccinella sempre arrabbiata
inizia all'alba quando, incontrando un'altra coccinella (sempre allegra), non
vuole dividere con essa la stessa foglia di afidi e la sfida in un duello per
aggiudicarsi l'intero pasto. Ma poi, reputandola un avversario “non alla sua
altezza”, vola via.
Ad ogni ora la coccinella si imbatte in un
animale sempre più grande di lei, ma dopo aver pronunciato la spavalda frase
“Ehi, tu vuoi batterti con me?”, alla risposta affermativa dell'altro, ci
ripensa e afferma: "Oh, non sei abbastanza grosso!”
Dopo tanto vagare incontra una balena,
talmente grossa che non sente neppure le parole della coccinella, al ché la
coccinella continua il suo volo, ma la balena è GROSSA e la piccola coccinella
vola per ore (e per ben 4 pagine) prima di arrivare alla coda della balena.
Alla domanda “Ehi, tu vuoi batterti con me?”
la Coda della balena risponde con un colpo tale da far volare la coccinella per
mari e terra.
Alla fine la coccinella sempre arrabbiata si
ritrova nel punto da cui era partita: sulla foglia piena di afidi accanto alla
coccinella sempre allegra. Ma questa volta l'atteggiamento della coccinella
sempre arrabbiata è cambiato parecchio: non sfida più nessuno e decide di
dividere con la compagna la scorpacciata di afidi.
Questo libro mi è piaciuto particolarmente, in
primo luogo, per la caratterizzazione della coccinella: un po' irruenta e
sbruffona, ma anche codarda, che nell'arco della storia impara la lezione e cambia
atteggiamento diventando più gentile.
Pensando all'aspetto delle illustrazioni, le
forme sono semplici e molto grafiche, ma i colori vivaci e le campiture
“scarabocchiate” e a collage danno una concretezza particolare
all'immagine, portando alla mente il
modo di colorare di un bambino.
Inoltre trovo che questo libro porti il
lettore in una sorta di interazione con le pagine. Durante il passaggio del
tempo, le pagine, da strisce sottili, diventano sempre più larghe, seguendo la
grandezza dell'animale a cui la coccinella va in contro.
In fine la balena si sviluppa su più pagine di
cui l'ultima, la coda, è sagomata in modo che, quando la pagina viene girata,
riproduce il gesto della codata e sposta la coccinella da una parte all'altra
del libro.
Anche il font cambia di grandezza in base alla
statura dell'animale, quasi che la coccinella debba urlare sempre di più per
farsi sentire dagli animali più grossi di lei.
Unica pecca grafica che non trovo molto
coerente col resto del libro è l'orologio analogico che segna il passare delle
ore all'angolo di ogni pagina, ma considerando gli anni in cui è stato stampato
il libro, credo che solo un'insufficienza strumentale, piuttosto che
progettuale: con gli strumenti di grafica moderni credo si sarebbe potuta trovare
una soluzione più convincente.
In generale il giudizio su questo libro per me
non può che essere positivo.
Clyo, ma pensa te dove ti ritrovo....proprio piccolo il mondo! :-)
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